La contrada Mezzo Gregorio è una poco conosciuta area posta in continuità a sud della Contrada Bancazzo di Contrada Aguglia e di Castelluccio, lungo la direttrice di collegamento fra l'antica Noto e Akrai (l'attuale Palazzolo). Qui un numeroso gruppo di sepolcri ad arcosolio, alcuni di raffinata fattura, testimoniano una frequentazione dell'area in epoca tardo imperiale e bizantina, con fattorie e piccoli aggregati rurali dediti allo sfruttamento agro-pastorale della zona. Di particolare importanza è anche la presenza di ipogei sepolcrali più consistenti costituiti da due catacombe con presenza di tombe ad arcosolio e a baldacchino. Dall'ispezione è emersa la presenza di un solo frantoio e di una mulattiera connessa alla regia trazzera Noto-Akrai. Inoltre è stato rivenuto un ipogeo forse adibito un tempo ad abitazione o luogo di culto e successivamente utilizzato come ricovero per animali; all'ingresso sono leggibili diverse incisioni sulla roccia tra cui la scritta "IHS" con croce probabilmente di epoca tardo-medievale. Il nome della contrada Mezzo Gregorio potrebbe fare riferimento a S. Gregorio di Nazianzio, santo greco amico e seguace di S. Basilio molto venerato in epoca bizantina.