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Interno della cava
L'interno della Cava di Baulì dalla fine del secondo dopoguerra è in fase di rinaturalizzazione, la vegetazione ha infatti ripreso il sopravvento, nascondendo eventuali emergenze archeologiche. Un'esplorazione approfondita ha rivelato la presenza di una vasta necropoli tardo antica, costituita principalmente da tombe ad arcosolio monosome e polisome, in alcuni casi anche di piccoli ipogei e poche catacombe più grandi, spesso trasformate in rifugi o stalle. La difficoltà di raggiungere la necropoli attraverso una fitta vegetazione ha permesso, in molti casi, la parziale conservazione dell'ambiente archeologico, ad oggi si possono trovare tombe con ancora in situ le lastre di copertura con residui di malta.
Molto interessanti sono alcune tombe di un particolare ipogeo che presentano nella posizione presumibile della testa, una nicchia in corrispondenza del capezzale, una tipologia piuttosto rara.
La presenza di questa necropoli è da mettere in relazione alla presenza di aggregati rurali esistenti nel pianoro sovrastante in particolare nel settore meridionale.