Il Castello di Buscemi

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Poco è ciò che resta del castello medievale di Buscemi raso al suolo durante i terremoti del gennaio del 1542 e 1693. Scarse sono anche le informazioni riguardo alla sua storia prima del XIV sec. d.C. nel quale è noto far risalire la prima attestazione documentaria certa di un fortilizio militare, tuttavia nel 1150 Edrisi ricorda la rocca come sito fortificato di qualità in mezzo ai boschi. Da quanto scritto dal geografo sembra plausibile la presenza di un fortilizio musulmano (la fortezza di Abu Sàmah) antecedente a quello che poi sarà l’intervento di consolidamento della posizione strategica in età normanna. Sul punto più alto della rocca sono ancora presenti i ruderi di un ridotto fortificato distinguibile per la presenza di un taglio regolare della roccia ed un elevato in pietrame legato con malta, nel quale si potrebbe riconoscere la parte più antica forse legata alla forte musulmano.

In età normanna il castello subisce un rafforzamento ed un ampliamento con la costruzione di una cinta muraria attorno al corpo principale che ne allarga lo spazio. Di tale cinta sono ancora visibili dei brandelli murari. Due torri dovevano trovare posto una sul lato orientale a protezione del probabile ingresso ed una sul lato nord. Durante la guerra del Vespro il castello viene coinvolto inizialmente da Carlo I che lo dona all’ammiraglio Guillaume de Olivier per poi passare in mano aragonese tanto che dopo lo sbarco di Re Pietro, Buscemi invia un contingente di supporto al sovrano. Tornata sotto il controllo angioino la fortezza sarà espugnata da Artale Alagona solo nel 1359. Alla fine dalla guerra passa nelle mani della famiglia dei Ventimiglia che eseguirà numerose trasformazioni strutturali, quali la costruzione di un palazzo fortificato con cortile interno; questi ne terranno la proprietà fino al 1563. Il terremoto del 1542 causa però gravi danni ed è probabile che da questa data si ha una progressiva perdita delle funzioni difensive, infatti, nel 1604 quando la proprietà passa nelle mani della famiglia Requesenz questi lo trasformeranno in una masseria. Il terremoto del 1693 rade al suolo orami ciò che rimaneva del complesso e le rovine saranno utilizzate come cava di pietra per la ricostruzione del borgo. Nel 1765 ad est delle rovine del fortilizio fu edificato un convento sfruttando il pietrame delle rovine.

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